ID 006
Nome comune Ippocastano; castagno d'India
Nome scientifico Aesculus hippocastanum
Altre specie A. indica, A. glabra, A. x carnea
Famiglia Hippocastanaceae
Foto pianta    
Descrizione Albero molto longevo, deciduo, 8-15 m di altezza. Genere molto utilizzato per le alberature e nei parchi per i bei racemi di fiori e per l'ombra che procurano, ma anche per la splendida colorazione gialla in autunno delle foglie. Sono utilizzate altre specie come A. glabra del Nord-America e A. indica dell'Asia nonché A. x carnea con fiori rossi.
Fusto Robusto, eretto, molto ramificato a formare una chioma densa e tondeggiante o piramidale con i rami inferiori posti orizzontalmente; corteccia del tronco bruna, desquamante in piastre irregolarmente poliedriche; i rami giovani hanno corteccia tomentosa, marrone poi grigia.
Foglie Semplici, decidue, opposte, picciolate, lamina palmato-composta da 5-7 foglioline sessili, oblanceolate, margine irregolarmente dentato e apice acuminato; pagina superiore verde intenso, la inferiore più chiara; prima con pelosità color ruggine verso la base e lungo le nervature, poi galabre.
Fiori Ermafroditi, profumati, disposti in ampie pannocchie (fino a 20 cm) di forma conica, terminali ed erette; corolla formata da 4-5 petali lobati e ondulati sul bordo, pubescenti, bianchi e spesso macchiati di rosa o giallo al centro.
Frutti Grosse capsule sferoidali, coriacee, verdastre munite di aculei poco pungenti; si aprono in tre valve liberando 1-3 semi simili a castagne.
Stagione fioritura Aprile; maggio
Stagione frutti Autunno
Effetto avverso Tossicità bassa
Parte Semi
Organo bersaglio Sangue; reni
Modalità
Sintomi o Effetti Emolisi; nefropatia
Aspetti fitosanitari Questa pianta è soggetta ad attacchi anche abbastanza frequenti di Antracnosi dell'Ippocastano (Guignardia aesculi).Questa malattia colpisce le foglie dell'ippocastano provocandone il disseccamento di ampie porzioni. Può compromettere buona parte dell'apparato fogliare dell'ippocastano, riducendo in modo sensibile gli accrescimenti del fusto e della chioma. Spesso e volentiere l'antracnosi viene confusa con un'altra alterazione il "Bruciore non parassitario" che, durante il periodo estivo, provoca anch'esso un disseccamento fogliare, ma che interessa prevalentemente il bordo della foglia. Come dice il nome, non è di natura parassitaria, ma è attribuibile a vari fattori fra cui giocano un ruolo importante le disponibilità idriche (la carenza idrica favorisce l'insorgenza del fenomeno) e l'intensità della radiazione solare (la forte insolazione favorisce il "Bruciore non parassitario").