ID 032
Nome comune Cotoneaster; cotognastro
Nome scientifico Cotoneaster horizontalis
Altre specie C. integerrimus; C. nebrodensis; C. franchetii; C. salicifolius
Famiglia Rosaceae
Foto pianta    
Descrizione Genere di arbusti decidui o sempreverdi con colorati frutti autunnali che rimangono sulla pianta durante tutto l'inverno. Sono molto utilizzati nei giardini sia le forme sempreverdi basse e striscianti come copri-suolo che gli alberelli decidui; sopportano bene l'inquinamento e si adattano alla maggior parte dei terreni.
Fusto Corto con ramificazioni orizzontali a ventaglio, leggermente pubescenti; corteccia grigiastra o bruno-grigiastra.
Foglie Caduche o semipersistenti, piccole, generalmente ovate, coriacee lucide di colore verde scuro ma anche rotonde o lanceolate in specie diverse. In autunno assumono colore giallo oro, arancio, poi rosso.
Fiori Ermafroditi, piccoli (1-1,5 cm), colore rosato, posizionati lungo i rami dell'anno precedente, singolarmente o a coppie.
Frutti Carnosi (pomi), sferici di colore rosso corallo, persistenti.
Stagione fioritura Maggio; luglio
Stagione frutti Autunno - primavera successiva
Effetto avverso Tossicità bassa
Parte Frutti
Organo bersaglio Apparato digerente
Modalità
Sintomi o Effetti Avvelenamento per acido cianidrico
Aspetti fitosanitari E' soggetto ad attacchi di vari parassiti: - Cancri rameali: si manifestano con la comparsa in primavera estate di aree depresse, prima brunastre poi rossastre, sulla corteccia. La parte aerea sovrastante i cancri dissecca. - Marciume basale: i tessuti radicali e quelli della zona del colletto imbruniscono e marciscono. La parte aerea ingiallisce e dissecca. - Marciume radicale: i tessuti radicali marciscono e nella loro zona sottocorticale si evidenze uno strato micellare color bianco-crema. La parte aerea manifesta un graduale ingiallimento e deperimento. - Muffa grigia: in primavera e in autunno, alla comparsa di pioggia, le giovani foglie e gli apici dei rametti imbruniscono e si ricoprono di muffa grigiastra. Le piante progressivamente deperiscono. - Ticchiolatura: sulle foglie compaiono macchie rotonde, nerastre, di aspetto vellutato, circondate da alone giallastro. Le lamine progressivamente ingialliscono e cadono. Sicuramente la malattia più pericolosa per questa pianta è rappresentata dal "colpo di fuoco batterico" (Erwinia amylovora) che comunque non è ancora presente nella nostra regione. L'infezione causa l'appassimento e la necrosi di germogli, fiori, foglie e frutti; sui rami provoca lacerazioni della corteccia (cancri). Dagli organi colpiti il batterio può diffondersi, nel corso della stagione, su altre piante, grazie a pioggia, insetti e uccelli, dando origine a nuovi cicli infettivi.