ID 116
Nome comune Viburno; lentaggine; alloro tino; laurotino
Nome scientifico Viburnum tinus
Altre specie V. lantana; V. opulus; V. davidii; V. lucidum; V. plicatum
Famiglia Caprifoliaceae
Foto pianta    
Descrizione Arbusto o piccolo alberello, sempreverde, spontaneo nell'area mediterranea in leccete e boschi sempreverdi. Le numerose specie, alcune a foglia caduca, hanno un notevole interesse ornamentale, soprattutto per formare siepi, per il fogliame estremamente decorativo, per la bella fioritura in ombrelle già a fine inverno e per i piccoli frutti tondeggianti di colore rosso, o blu scuro, utilizzati nella medicina popolare, tossici se ingeriti in quantità elevate.
Fusto Eretto, con rami opposti; corteccia sui rami giovani di colore verde-purpureo.
Foglie Persistenti, lanceolate o ellittiche, intere, acute all'apice, colore verde più o meno intenso.
Fiori Piccoli, ermafroditi, bianchi o rosa riuniti in cime corimbose, tondeggianti o appiattite.
Frutti Carnosi (drupe), tondeggianti od ovoidali, di colore grigio-azzurro
Stagione fioritura Novembre; giugno
Stagione frutti Estate - autunno
Effetto avverso Tossicità bassa
Parte Frutti
Organo bersaglio Apparato digerente
Modalità
Sintomi o Effetti Vomito; diarrea
Aspetti fitosanitari Le più comuni avversità di questa pianta risultano essere provocate da tre insetti. Gli afidi neri del viburno con le loro punture provocano l'accartocciamento delle foglie e la distorsione dei nuovi germogli determinando un danno vegetazionale ed estetico. La cimice con le sue punture provoca l'aborto delle gemme; in caso di forti attacchi la pianta subisce gravi conseguenze a livello di accrescimento e fioritura. La tingide, in conseguenza delle sue punture, causa danni alle foglie che assumono un aspetto traslucido ed argentato, quasi metallico e perdono parte della loro efficienza funzionale.