Nel PROGETTO CAVE sono stati delineati gli obiettivi generali di conoscenza e quantificazione degli impatti dell'attività estrattiva e la rete di monitoraggio e controllo delle risorse idriche è stata implementata ed indirizzata per soddisfare questi obiettivi. I bacini interessati comprendono sia il territorio di Massa che di Lucca e comprendono i principali fiumi che delimitano l'area estrattiva apuana (Carrione, Frigido, Lucido, Versilia oltre a Lucido, Turrite, Edron ed Acqua Bianca).
Si è ritenuto necessario approfondire le conoscenze sia degli aspetti biologici, geomorfologici e chimici dei bacini individuati, affidandosi sia a rilevatori in continuo, sia a campionamenti puntuali.
Le stazioni individuate per il monitoraggio in continuo sulla matrice acqua sono dieci (5 in acque superficiali e 5 in sotterranee) coincidenti, in massima parte, con stazioni esistenti del monitoraggio ambientale tradizionale (MAS e MAT) condotto da ARPAT ed integrati con ulteriori punti comprendenti anche emergenze ipogee (grotte di Equi e del Corchia).
Nell'implementazione della rete si è tenuto conto dell'esistenza di un monitoraggio in continuo da parte di soggetti diversi da ARPAT, quali il Gestore GAIA per il monitoraggio di portata e torbidità delle sorgenti ed il Servizio Idrologico Regionale per le stazioni idrometriche.
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