Nome comune |
Palma nana; palma di S. Pietro
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Nome scientifico |
Chamaerops humilis
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Altre specie |
C. excelsa (=Trachycarpus fortunei)
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Famiglia |
Palmae
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Foto pianta |
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Descrizione |
Unica palma autoctona delle regioni meridionali europee, è ampiamente diffusa come ornamentale, soprattutto per alberature
stradali in aree con clima mite, soffrendo il freddo prolungato. Il nome del genere fa riferimento alla morfologia della pianta
(dal greco chamai=basso e rhaps=cespuglio). I greci la chiamavano Phoenix chamaeriphes, che significa letteralmente "palma
gettata per terra". Il germoglio, biancastro e midolloso, è edule ed era usato in tempo di carestia in sostituzione della
patata oppure per farne dolci. La fibra ottenuta dalle foglie viene utilizzata per la fabbricazione di scope, ventagli, funi,
ceste, panieri, stuoie, cappelli e corde.
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Fusto |
Eretto, generalmente corto, spesso strisciante, ben visibile solo negli esemplari vetusti. Il diametro è variabile (10-15
cm), ricoperto da un tessuto fibroso di colore bruno. È ricoperto in basso dai residui squamosi delle foglie morte (con un
diametro complessivo fino a 25-30 cm); la corteccia è di colore marrone scuro o rossastra
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Foglie |
Sempreverdi, larghe, robuste, disposte a ventaglio, rigide ed erette, sostenute da lunghi piccioli spinosi riuniti a ciuffi
sulla sommità del fusto; di colore verde sulla pagina superiore e quasi bianco sulla pagina inferiore.
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Fiori |
Portati da infiorescenze a pannocchia, corte e ramificate, di colore giallo, con peduncoli brevi. È usualmente (ma non invariabilmente)
una pianta dioica con fiori maschili e femminili su piante separate. I fiori maschili hanno 6-9 stami che sovrastano un calice
carnoso, i fiori femminili racchiudono 3 carpelli apocarpici carnosi.
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Frutti |
Carnose (drupe, datteri), globose o oblunghe, di lunghezza variabile (12-45 mm) con polpa assai fibrosa e leggermente zuccherina,
di colore verde nelle prime fasi, successivamente giallo-rossiccio, marroni a maturità .
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Stagione fioritura |
Maggio; luglio
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Stagione frutti |
Estate - autunno
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Effetto avverso |
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Parte |
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Organo bersaglio |
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Modalità |
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Sintomi o Effetti |
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Questa palma è attaccata dall'insetto insetto Paysandisia (Paysandisia archon) segnalato per la prima volta a Pistoia quattro
o cinque anni fa. Le giovani larve si sviluppano sulle foglie ancora chiuse delle palme provocando delle caratteristiche
perforazioni del lembo. Con l'accrescimento le larve si portano sulla parte apicale del fusto, dove iniziano a scavare gallerie.
A seguito di ciò la chioma subisce un evidente deperimento, che può portare alla morte la pianta.
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