Nome comune |
Olmo comune; olmo campestre
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Nome scientifico |
Ulmus minor (=U. campestris; =U. carpinifolia)
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Altre specie |
U. glabra (=U. montana); U. laevis
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Famiglia |
Ulmaceae
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Foto pianta |
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Descrizione |
Presente in tutte le regioni italiane, spontaneo e coltivato, dalla pianura fino alla media collina; cresce fino a 25-30 m
con una bella chioma compatta e caratterizza il paesaggio rurale di molte regioni settentrionali. Diffuso sulle Alpi e Appennino
centro-settentrionale anche l'olmo montano (U. glabra). L'olmo è resistente alle potature ed utilizzato come pianta ornamentale,
sia isolato che in piccoli gruppi, nei parchi e giardini e, spesso, soprattutto alcuni ibridi più vigorosi, nelle alberature
stradali.
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Fusto |
Eretto, con rami ascendenti alla base e discendenti verso le estremità ; corteccia con profonde fessure longitudinali, suberosa,
verde-rossastra, lucida.
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Foglie |
Decidue, semplici, alterne, ruvide, ellittico-acuminate, margine profondamente dentato e apice acuminato.
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Fiori |
Piccoli, ermafroditi, riuniti in mazzetti, prima rosa poi biancastri, si formano prima delle foglie sui rami nudi dell'anno
precedente.
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Frutti |
Secchi (samare), compresse, tondeggianti, con un'ala smarginata all'apice, verdi, piccoli (1-2 cm).
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Stagione fioritura |
Febbraio; aprile
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Stagione frutti |
Primavera
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Effetto avverso |
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Parte |
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Organo bersaglio |
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Modalità |
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Sintomi o Effetti |
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La sopravvivenza dell'olmo, è stata seriamente minacciata da una malattia, denominata "grafiosi", provocata dal fungo. Questo,
una volta penetrato all'interno della pianta occlude i vasi facendo gradualmente seccare la pianta. La diffusione della malattia
avviene, principalmente, ad opera di insetti scolitidi. Questi scavando gallerie tra la corteccia e il legno inoculano le
spore e i conidi del fungo. La malattia si diffonde anche tramite il contatto radicale tra piante infette e piante sane. I
sintomi iniziali della malattia sono caratterizzati da vegetazione stentata, ingiallimenti sparsi sulla chioma ed avvizzimenti
delle cime che si ripiegano ad uncino. Le piante infettate possono andare in incontro a deperimento progressivo che porta a morte nel giro di due-tre anni, o avere un decorso repentino che provoca il disseccamento dell'intera pianta in qualche mese. Un insetto che sporadicamente danneggia gravemente gli olmi delle nostre città è la "Galerucella dell'olmo", un coleottero defoliatore che provoca danni, sia allo stadio adulto che a quello di larva, nutrendosi delle foglie che vengono bucherellate dall'adulto o totalmente scheletrite ad opera della larva.
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