Nome comune |
Viburno; lentaggine; alloro tino; laurotino
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Nome scientifico |
Viburnum tinus
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Altre specie |
V. lantana; V. opulus; V. davidii; V. lucidum; V. plicatum
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Famiglia |
Caprifoliaceae
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Foto pianta |
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Descrizione |
Arbusto o piccolo alberello, sempreverde, spontaneo nell'area mediterranea in leccete e boschi sempreverdi. Le numerose specie,
alcune a foglia caduca, hanno un notevole interesse ornamentale, soprattutto per formare siepi, per il fogliame estremamente
decorativo, per la bella fioritura in ombrelle già a fine inverno e per i piccoli frutti tondeggianti di colore rosso, o blu
scuro, utilizzati nella medicina popolare, tossici se ingeriti in quantità elevate.
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Fusto |
Eretto, con rami opposti; corteccia sui rami giovani di colore verde-purpureo.
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Foglie |
Persistenti, lanceolate o ellittiche, intere, acute all'apice, colore verde più o meno intenso.
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Fiori |
Piccoli, ermafroditi, bianchi o rosa riuniti in cime corimbose, tondeggianti o appiattite.
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Frutti |
Carnosi (drupe), tondeggianti od ovoidali, di colore grigio-azzurro
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Stagione fioritura |
Novembre; giugno
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Stagione frutti |
Estate - autunno
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Effetto avverso |
Tossicità bassa
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Parte |
Frutti
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Organo bersaglio |
Apparato digerente
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Modalità |
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Sintomi o Effetti |
Vomito; diarrea
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Le più comuni avversità di questa pianta risultano essere provocate da tre insetti.
Gli afidi neri del viburno con le loro punture provocano l'accartocciamento delle foglie
e la distorsione dei nuovi germogli determinando un danno vegetazionale ed estetico.
La cimice con le sue punture provoca l'aborto delle gemme; in caso di forti attacchi la pianta
subisce gravi conseguenze a livello di accrescimento e fioritura. La tingide, in conseguenza delle sue punture,
causa danni alle foglie che assumono un aspetto traslucido ed argentato, quasi metallico e perdono parte della loro efficienza funzionale.
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