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  • Novita'
  • 18/10/2004Presentato in ARPAT il nuovo Portale del SIRA

 

Sistema Informativo Regionale dell'Ambiente

L.R. 66 del 18 aprile 1995

Istituzione dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana

Art. 8.  - Attivita' dell'ARPAT.

  • 1. L'ARPAT svolge le attivita' di interesse regionale ricomprese nelle declaratorie di cui all'art. 01 del d.l. 4 dicembre 1993, n. 496 convertito con modificazioni in legge 21 gennaio 1994, n. 61. In particolare, esse consistono in:
    • ....
      • c) organizzazione e gestione del Sistema Informativo Regionale per l'Ambiente:
      • c1) progettazione e gestione reti di monitoraggi o ed altri sistemi di indagine;
      • c2) raccolta sistematica informatizzata dei dati, anche acquisiti dalle Province in coordinamento e integrazione del sistema informativo territoriale (SIT), dei Catasti acque/rifiuti/MPS/aria e dell'osservatorio regionale per la produzione, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, pubblicazione e divulgazione dei dati SIRA, cartografia tematica regionale in materia di ambiente e risorse naturali;
      • c3) promozione delle attivita' di educazione, formazione e aggiornamento professionale in materia ambientale
      • c4) supporto tecnico per la relazione sullo stato dell'ambiente da presentare al Consiglio regionale contestualmente al piano regionale dell'ambiente;
    • ....

Art. 27.  - Sistema informativo.

  • 1. L'ARPAT gestisce gli archivi, i flussi, le procedure informatizzate, i sistemi e le reti costituenti il Sistema informativo regionale ambientale (SIRA). La progettazione e realizzazione del sistema e' effettuata in collaborazione con i dipartimenti regionali competenti.
  • 2. Il SIRA e' articolato a livello regionale e provinciale e costituisce il riferimento regionale del sistema informativo nazionale ambientale. A livello regionale il SIRA si integra con le rilevazioni, le basi di dati, gli archivi territoriali e le reti degli uffici regionali. A livello locale il SIRA si raccorda e coopera con i sistemi informativi delle Provincie, dei Comuni e delle Aziende unita' sanitarie locali.

Un approccio integrato

Sia a livello europeo, che a livello nazionale e regionale, si assiste alla crescente consapevolezza che l'unico modo di valutare (conoscere) e di governare quelle realta' complesse che chiamiamo Territorio, con l'insieme di tutto quello che esiste ed avviene sopra e sotto la crosta terrestre, o che ha una qualche influenza sull'uomo, sulle sue attivita', sull'ambiente in cui egli vive ed opera, e' quello di operare con un approccio integrato.

Un approccio integrato e' sicuramente piu' complesso da impostare, e richiede uno sforzo importante di coordinamento e di progetto dei meccanismi che possono favorire le sinergie.

La Regione Toscana ha smistato le competenze in merito alla costruzione dei patrimoni informativi a supporto delle diverse esigenze conoscitive, tra diversi soggetti, sia presso Uffici della Regione stessa (Statistica, Sistema Informativo Regionale, Sistema Geografico Regionale, Sistema Informativo Sanitario) che presso agenzie ed altri soggetti istituzionali (Sistema Informativo Regionale Ambientale, presso ARPAT, ARS, IRPET, ARSIA, Lamma, ARTEA, ecc.).

Lo sforzo di costituire il quadro conoscitivo necessario a supportare le attivita' pianificatorie dei soggetti istituzionali si configura essenzialmente come un problema di certificazione dei dati e di loro integrazione per formare un basamento informativo affidabile, coerente ed univoco.

E' indispensabile un coordinamento di tutti i soggetti istituzionali coinvolti a vario titolo, a livello regionale, nella gestione dei sistemi informativi e nella raccolta dei dati.

Occorre considerare la molteplicita' dei soggetti esplicitando il ruolo che ciascuno puo' e deve garantire nei processi di formazione del quadro conoscitivo, e soprattutto della possibilita' (in un contesto di integrazione e di coordinamento delle possibilita' di cooperazione che la Rete Telematica della Regione Toscana (RTRT) cerca di garantire) di realizzare una sinergia che si sostanzi anche in una piu' facile integrazione dei relativi basamenti informativi.

Il SIRA ed il PFR

Il SIRA si presenta come uno degli attori principali di qualsiasi processo di governo del territorio, per il ruolo che riveste (quello di Sistema Informativo Ambientale della Regione Toscana, collocato presso l'ARPAT in considerazione del fatto che l'Agenzia e' la massima produttrice ed anche utilizzatrice di conoscenza ambientale), e per le competenze acquisite nella raccolta, integrazione e diffusione di dati ambientali.

La Regione Toscana ha individuato nel SIRA la struttura idonea a ricoprire il ruolo di Punto Focale Regionale del Sistema Informativo Nazionale Ambientale. Le banche dati che costituiscono il Sira, infatti, forniscono la base conoscitiva per la produzione degli indicatori ambientali definiti a livello regionale e nazionale.

La domanda di conoscenza

La domanda di conoscenza per poter valutare stato e pressioni, e poter quindi tarare opportunamente le strategie e le politiche per una crescita economica compatibile e sostenibile e' la sfida con cui i sistemi informativi territoriali ed ambientali devono confrontarsi nei prossimi anni. Del resto e' evidente che la risorsa "Informazione" ha costi e difficolta' di costruzione e manutenzione che rendono non piu' rinviabili tutte quelle iniziative volte all'uso e valorizzazione del patrimonio informativo raccolto.

La Piramide dei Dati

I dati in una azienda vengono prodotti da specifici processi, e sono finalizzati a soddisfare specifici bisogni conoscitivi. I bisogni conoscitivi Direzionali sono legati alla definizione degli obiettivi strategici della azienda. Da questa discendono le strategie organizzative (quante persone, quali strumenti, ecc., acquisire). Queste sono finalizzate alla attuazione degli obiettivi: produzione di beni, erogazione di servizi, ecc.

Piramide dei dati

  • Processi Direzionali: sono quelli che concorrono alla definizione degli obiettivi strategici.
  • Processi Gestionali: sono quelli che concorrono alla traduzione degli obiettivi in criteri di gestione ed effettuano il controllo del raggiungimento di tali obiettivi.
  • Processi Operativi: sono quelli che concorrono all'attuazione degli obiettivi.

I monitoraggi

Nei Dipartimenti ARPAT e' stato installato un sistema software, denominato ARPALAB, che consente di gestire tutte le fasi attraverso cui passa un campione da sottoporre ad analisi, dalla accettazione, alle analisi, alla refertazione. Il sistema, oltre a garantire il supporto alle procedure gestionali di funzionamento del laboratorio, contemporaneamente estrapola dal contenuto informativo proprio del sistema alcuni sottoinsiemi di dati, dai punti di prelievo agli esiti delle analisi con le misure dei diversi parametri. Tali dati, di specifico interesse ambientale, confluiscono nella Banca Dati del SIRA, andando a comporre una serie di archivi di Monitoraggio Ambientale. A tali dati, generati in laboratorio, si aggiungono quelli rilevati da centraline automatiche (qualita' dell'aria, parametri fisici e chimici dell'acqua): i Monitoraggi Automatici.

Arpalab

I catasti

Per supportare la conoscenza delle pressioni in essere, il SIRA raccoglie e gestisce anche una serie di Catasti Ambientali. A tale scopo sono state sviluppate una serie di procedure informatiche che, previo convenzione, vengono rese disponibili alle Amministrazioni Provinciali. Tali applicazioni sono finalizzate a supportare le attivita' autorizzative di impianti di gestione rifiuti, scarichi, attingimenti, emissioni in atmosfera, spandimento fanghi su suolo agricolo. Anche in questo caso un sottoinsieme dei dati raccolti (dati anagrafici del sito produttivo e dei suoi impianti, dati tecnici relativi alle emissioni/scarichi autorizzati, ovvero ai quantitativi e tipologie di rifiuti autorizzati) confluiscono nel SIRA, andando a costituire alcuni Catasti Ambientali.

Procedure Autorizzative Provinciali

Ai Catasti originati dalle attivita' autorizzative delle Province (non tutti i flussi di dati ancora attivati), se ne aggiungono altri, costruiti con metodologie/flussi alternativi (es.: dichiarazioni, comunicazioni, segnalazioni, ecc.). Tra questi sono da citare:

  • Catasto Rifiuti da dichiarazioni MUD
  • Catasto Elettrodotti
  • Catasto Impianti di Radio-Comunicazione (SRB, Radio-TV, Ponti Radio, Radioamatori)
  • Aziende a Rischio di Incidente Rilevante
  • Siti Contaminati
  • Impianti IPPC (soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale)

Non vi puo' essere conoscenza ambientale ignorando "Dove" sono localizzate le pressioni, "Dove" vengono effettuate le misure, in quali relazioni spaziali sono le diverse pressioni, impatti, misure di stato ambientale. Anche la Cartografia e' quindi dominio di interesse del SIRA.

L'integrazione delle conoscenze

I dati ambientali aumentano enormemente la loro capacita' informativa nel momento in cui possono essere integrati e confrontati tra loro. Ad esempio, riuscire ad associare ad una azienda i diversi impatti ambientali, in termini di emissioni, scarichi, produzione rifiuti, ecc., aiuta a meglio caratterizzare quell'impianto produttivo. Condizione per una efficace integrazione di conoscenze diverse (a volte anche di fonte diversa, come ad esempio i dati autorizzativi provinciali e quelli delle dichiarazioni MUD) e' una corretta descrizione anagrafica dell'impianto (codice fiscale, ragione sociale, comune, indirizzo, ecc.), in modo che tali descrizioni siano confrontabili e riconoscibili come analoghe analizzando archivi diversi.

Integrazione tramite georeferenziazione

Vi sono dati che non possono essere messi in relazione mediante, ad esempio, il codice fiscale: un impianto puo' impattare, in qualche modo, su un insediamento o su una scuola vicini. Una possibilita' di esplicitazione di certe relazioni puo' avvenire allora sulla base del concetto di vicinanza (scoprire ad esempio quali edifici rientrino nel raggio di rischio di una Azienda che stocca sostanze chimiche pericolose): oltre ad una integrazione di patrimoni informativi su base anagrafica, ci si prospetta anche la possibilita' di integrazione sulla base della valutazione ed analisi, con tecnologie GIS, delle relative georeferenziazioni.

Molti degli archivi raccolti dal SIRA sono dotati di georeferenziazione proprio per consentire una analisi ed integrazione spaziale dei dati ambientali. Per altri archivi sono state sperimentate procedure di georeferenziazione sulla base di Stradari, archivi di Numeri Civici, ecc. In effetti , sia pure con una maglia informativa a volte troppo grossolana, moltissimi archivi di dati, raccolti relativamente al dettaglio comunale, sono in effetti attribuibili a quella porzione di territorio racchiusa dal poligono che ne descrive i confini amministrativi, e dunque, indirettamente, georeferenziati.

Il Sistema Informativo Regionale dell'Ambiente

Il SIRA deve rispondere alle esigenze conoscitive in materia ambientale dell'Agenzia, della Regione, delle Province e di tutti gli altri soggetti in qualche modo coinvolti nei processi di Governo del Territorio. Il SIRA svolge anche un ruolo all'interno della Agenzia per contribuire alla definizione e manutenzione dei processi di formazione del dato ambientale. A tale scopo deve anche progettare e manutenere strumenti che semplifichino il monitoraggio dei processi operativi che presiedono alla costruzione del dato ambientale, anche per semplificare (mediante un costante governo dei processi) la garanzia della qualita' dei dati raccolti (incidendo appunto sui meccanismi che ne regolano la formazione).

Linee strategiche di evoluzione del SIRA (mediante la attivazione del PFR)

Di seguito sono indicate alcuni fronti su cui il SIRA e' coinvolto e dovra' operare nei prossimi anni.

  • Costruzione, integrazione e documentazione di banche dati ambientali (monitoraggi, catasti) certificate ed integrate tra loro
  • Costruzione su quelle banche dati di applicazioni (web) di navigazione/download che semplifichino la condivisione di tali BD con tutti gli altri soggetti (differenziati: ARPAT, Altri Enti, Cittadini)
  • Creazione di quelle condizioni che favoriscano e semplifichino la capacita' di onorare i debiti informativi definiti da normative o da accordi e convenzioni (flussi informativi verso Regione, APAT, Ministeri, ecc.)
  • Progettazione di report, statistiche, indicatori, e di altri strumenti (es.: DatawareHousing, WebGIS) che consentano di derivare e condividere in maniera efficace conoscenza a partire dai dati disponibili.
  • Sperimentazione ed implementazione della Modellistica Ambientale: la M.A. deve verificare la coerenza tra gli esiti dei monitoraggi e quanto prevedibile sulla base dei dati catastali disponibili, in modo da evidenziare situazioni da approfondire (presumibilmente per insufficienza o non esaustivita' dei dati catastali disponibili). Deve supportare analisi del tipo "What If" (cosa succede ad un certo ecosistema se introduco una nuova pressione (es.: un nuovo scarico in un corpo idrico) ?).
  • Progettazione di strumenti informatici cooperativi che consentano integrazione (a livello di procedure informatiche o anche a livello di banche dati) tra enti diversi, nell'ambito di iniziative di e-gov, ma anche nell'ambito di ulteriori iniziative decise in ambito SIR di coordinamento tra i diversi Sistemi Informativi della Regione.
  • Progettazione e manutenzione di un Portale Informativo SIRA, in integrazione di quello, con valenza di "Comunicazione" del sito web ufficiale dell'Agenzia.

 

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