La promozione della salute nella scelta del verde pubblico


L'ASSENZA DI NOCIVITÀ dovrebbe essere uno dei criteri guida per la scelta delle piante da inserire nei giardini pubblici e privati. Dal punto di vista dei possibili effetti avversi, le specie vegetali possono essere classificate in:

  1. Specie vegetali completamente prive di effetti nocivi;
  2. Specie vegetali che causano danni di natura meccanica (mediante spine o aculei);
  3. Specie vegetali che causano dermatiti da contatto e pollinosi;
  4. Specie vegetali che contengono veri e propri tossici.
Specie vegetali che causano danni di natura meccanica
La presenza di spine ed aculei sui rami e le foglie può determinare abrasioni cutanee e ferite al contatto con la cute come nell’ araucaria, nel biancospino, nell’ acacia o nella buganvilea.

Biancospino (Crataegus Monogyna)

Bougainvillea (Bougainvillea spectabilis)

Specie vegetali che causano dermatiti da contatto e pollinosi
Alcune piante producono sostanze che causano irritazioni cutanee se accidentalmente vengono a contatto con la cute umana. L’ ortica ad esempio ha foglie e fusti ricoperti da peli rigidi (tricomi) contenenti sostanze urticanti. Quando si sfiora la pianta l'apice dei peli si rompe e ne fuoriesce un liquido irritante formato principalmente da istamina, acido formico ed altre sostanze.

Ortica (Urtica dioica) - pianta

Ortica (Urtica dioica) - peli urticanti

Dermatiti da contatto possono essere determinate da edera e soprattutto da sommacco o falsa edera (Toxicodendron radicans) al contatto della cute con le parti verdi di tali piante se non si utilizzano mezzi di protezione durante la potatura dei giardini.

Graminacee (Poa Pratensis)

Olivo (Olea europaea)

Specie arboree (cipresso, betulla, nocciolo, carpino, ontano, olivo) nonchè erbe infestanti (graminacee, parietaria e composite) con polline ad elevato contenuto allergenico sono responsabili di sintomatologia oculare e respiratoria in soggetti specificamente sensibilizzati.

Specie vegetali che contengono veri e propri tossici

Tasso (Taxus Baccata)

Oleandro (Nerium Oleander)

La tossicità di una specie vegetale dipende da diversi fattori come l’ età della pianta, le condizioni climatiche e la natura del terreno in cui vive, ecc. Molte piante producono sostanze dotate di una intensa e specifica azione farmacologica e tossicologica sull’ organismo umano. Tra le più importanti sostanze tossiche prodotte dalle piante si ricordano, in sintesi:

  • gli alcaloidi vegetali sono quelle prodotte con maggiore frequenza e possono agire su svariati organi ed apparati ad esempio sull’ apparato respiratorio (azione antitosse della codeina), sul cuore (azione antiaritmica della chinina), sul sistema nervoso centrale (azione deprimente della morfina), sulla muscolatura liscia (papaverina), azione antiparassitaria (chinina) o attività antitumorale (taxina), ecc.
  • i glicosidi hanno azione sul cuore (digitale e strofanto) o antibiotica (oleandromicina);
  • le saponine, composti fortemente tensioattivi determinano irritazioni alle mucose;
  • gli oli volatili, o essenziali, miscugli di sostanze organiche di odore fortemente aromatico, possono provocare irritazioni sulla cute e sulle mucose e se ingeriti tossicità su sistema nervoso, rene e polmone;
  • le resine, spesso associate agli oli essenziali, con cui formano i balsami possono provocare irritazioni sulle mucose;
  • l’ acido tannico agisce da inibitore degli enzimi digestivi riducendo l’ assorbimento intestinale;
La pericolosità per l’ uomo dipende inoltre dalla quantità e dalla modalità di assunzione della sostanza, dalla concentrazione del tossico, dalla sua solubilità, dalla capacità di tolleranza individuale e dal suo stato di salute. I soggetti più a rischio di intossicazione sono i bambini piccoli poiché portano alla bocca qualunque cosa, soprattutto le parti della pianta più appariscenti, come i frutti o i fiori. Tuttavia, anche adulti poco esperti possono intossicarsi ignorando la potenziale pericolosità di alcune piante.

Consigli utili
  • Evitare di portare le mani alla bocca e toccarsi gli occhi dopo essere entrati in contatto con una pianta sconosciuta;
  • Evitare di ingerire qualsiasi frutto (o altra parte della pianta) che non sia tra quelli sicuramente conosciuti anche se abbiamo visto gli animali mangiarne;
  • Tenere sotto controllo i bambini
Sarebbe auspicabile che nei parchi o nei giardini pubblici fosse segnalata la potenziale nocività, tossicità o allergenicità delle piante.


Riferimenti

Centri antiveleni

A.R.Bianchi et al: Le piante ornamentali pericolo misconosciuto per la salute : schede illustrative. ISPESL (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro- Dipartimento di Medicina del lavoro) 2000

Introduzione

Presentazione del progetto

Verde e salute

Verde pubblico e allergie respiratorie

Monitoraggio aerobiologico

Modalità e tecniche

Manutenzione del verde

Linee guida per la manutenzione del verde

I sistemi GIS

Utilizzo dei sistemi GIS per i dati geografici del progetto

Documenti e riferimenti

Documentazione ausiliaria