Il bacino mediterraneo conta tra le sue numerose ricchezze alcuni ecosistemi complessi, permanenti o temporanei, con acque che vanno da dolci a salate, di dimensioni che variano da alcune centinaia di metri quadrati a diverse migliaia di ettari, comunemente chiamate zone umide.

Delta, estuari, laghi, lagune, stagni, paludi, acquitrini, torbiere…. Sono molti i vocaboli usati per indicare questi serbatoi di biodiversità dalle mille sfaccettature!

Oltre alla loro diversità biologica, questi ambienti giocano un importante ruolo economico e sociale, in ragione di un'elevata produttività: si trovano al secondo posto dopo le foreste tropicali.

Tuttavia, sottoposte a numerose pressioni antropiche, esse vengono fortemente degradate o distrutte.

Per contenerne la scomparsa e permettere un utilizzo razionale di questi ambienti su scala mediterranea, a Grado, in Italia, nel 1991 è stata lanciata un'azione di collaborazione internazionale: si tratta dell'iniziativa MedWet.

Guidata dal Comitato delle Zone Umide Mediterranee (MedWet/Com), sotto l'egida della Convenzione di Ramsar, Medwet ha prodotto una vasta gamma di metodi e di competenze nel corso di diversi programmi grazie all'intervento di numerosi partner.

Il progetto INTERREG IIIB MedOcc MedWet/Regions denominato "Programma d'azione per le zone umide del Mediterraneo" si è concluso nel dicembre 2004.

Al progetto, sviluppato dall’Unità di Coordinamento dell’Iniziativa MedWet ed il Laboratorio Sansouire della Tour du Valat, hanno partecipato: Andalusia - Conselleria de Medi Ambient (Es), Corsica - OEC (Fr), Isole Baleari - Conselleria de Medi Ambient (Es), Algarve - ICN (Pt), Toscana - ARPAT (It), Valencia - Conselleria de Medi Ambient (Es), Murcia - Conselleria de Medi Ambient (Es), Marocco – Ministre de l’Aménagement du Territoire.

_ Realizzazione dell’inventario completo delle zone umide di ciascuna regione partner utilizzando il MedWet Database. Il database contiene informazioni aggiornate su 43 campi per ciascuna z.u. e sui rispettivi bacini e sottobacini idrografici, ivi inclusi la geologia, l'idrologia, la fauna e la flora, lo stato di protezione e le caratteristiche fisico-chimiche delle acque, lo stato trofico etc.> (in esso è compresa la mappatura di ogni singola z.u. su cartografia GIS con la classificazione tipologica di MedWet).

_ Realizzazione di Management Plan utilizzando i criteri Eurosite per quattro z.u. toscane: Burano, Fucecchio, Massaciuccoli, Orbetello (aree di indubbio rilievo conservazionistico ma con caratteristiche fisico-chimiche ed ambientali diverse) seguendo i criteri proposti da Eurosite ( http://www.eurosite-nature.org/ ).

_Scambi di metodiche, informazioni, aggiornamenti, incontri fra i partner, realizzazione di occasioni di informazione pubblica e settoriale, pubblicazione di brochure sul progetto e di un volume finale riassuntivo dei risultati, creazione di un sito internet del progetto ove sia possibile ottenere informazioni sino a livello di singola z.u., creazione di un CD divulgativo del progetto e dei suoi risultati.