Clima


Negli ultimi anni si è registrata una tendenza al riscaldamento della superficie terrestre; si valuta infatti che la temperatura terrestre sia aumentata mediamente di mezzo grado, le conseguenze di ciò a livello climatico sono disastrose. Si assiste allo scioglimento delle calotte polari, dei ghiacciai, ricorrenti siccità in molte zone del pianeta; tutto ciò ha prodotto la scomparsa di interi habitat e il verificarsi di imponenti fenomeni di desertificazione.

I cambiamenti climatici incidono in maniera significativa anche sulla presenza dei pollini aerodispersi , responsabili spesso dell’ insorgenza delle malattie allergiche respiratorie, patologie che generano alti costi sociali sia diretti (spesa farmaceutica, spese per l’assistenza sanitaria, perdita di giornate lavorative ecc.) che indiretti (perdita di produttività del paziente e della famiglia, perdita di giornate scolastiche ecc.). Si avranno effetti importanti sui pazienti allergici, che potranno presentare una sintomatologia accentuata e per periodi più lunghi.

Secondo i dati forniti dall’IPCC (Intergovernamental panel on climate change) del 2001 e del 2007, le variazioni dovute ai cambiamenti climatici sono state:

  • stagioni di fioritura allungate da 1 a 4 giorni circa per decennio nel corso degli ultimi 40 anni nell’emisfero settentrionale, in particolare alle altitudini maggiori;
  • fioritura più precoci di alcune specie vegetali (vedi es polline di Graminaceae che nel 2007 ha anticipato di circa 15 giorni la sua comparsa in atmosfera).

  • spostamento di specie vegetali verso i poli ed in altitudine.
Graminacee - concentrazione polline su base annuale (Pistoia)
Dall’ analisi dei dati del Monitoraggio Aerobiologico effettuato da ARPAT nelle Stazioni di campionamento presenti nel territorio regionale (Firenze, Pistoia, Montecatini, Lido di Camaiore) si nota ad esempio che il polline di Graminaceae nel 2007 ha anticipato di circa 15-20 giorni la sua comparsa in atmosfera (si veda la figura precedente). Questo dato si affianca all’osservazione clinica dell’ambulatorio di Allergologia della ASL3 dell’ospedale di Pistoia (UO Pneumologia) che ha evidenziato un inizio di sintomatologia più precoce nei soggetti allergici ai pollini di Graminaceae.

Come conseguenza dei cambiamenti indicati dai rapporti IPCC, aumenterà il tempo di esposizione della popolazione ai pollini aerodispersi e si avrà un prolungamento della terapia farmacologica e potrà cambiare localmente la prevalenza delle patologie allergiche respiratorie.

A causa del cambiamento climatico(aumento termico globale) alberi come il nocciolo, a fioritura invernale che possiedono un proprio “chilling requirement”, (ovvero una propria necessità di freddo) per poter superare la dormienza e fiorire subiscono probabilmente un’ induzione inversa a causa dei mesi invernali più temperati e allungano il periodo necessario per accumulare il freddo utile al superamento della dormienza. Questo potrebbe spiegare il progressivo ritardo che caratterizza le fioriture di questo periodo (E.Tedeschini et al.2005), a differenza delle piante che fioriscono in primavera (es. olivo), ed erbe come graminacee e parietaria che tendono ad anticipare l’inizio della pollinazione.

In un lasso di tempo più esteso i cambiamenti climatici potranno determinare anche uno spostamento del bosco a maggiori altitudini e latitudini settentrionali. La distribuzione delle piante sul territorio risente dei cambiamenti climatici; ad esempio, la betulla in Europa si sta diffondendo a latitudini dove prima non trovava condizioni ottimali di crescita, e la coltivazione dell’olivo in questi ultimi anni si sta espandendo verso nord (arrivata quasi a ridosso delle alpi). Pertanto è possibile ipotizzare che in futuro in Italia prevarrà una vegetazione di tipo mediterraneo, il che potrà modificare la qualità e la quantità dei pollini nell’aria e di conseguenza i sintomi degli allergici ed il loro trattamento.

Introduzione

Presentazione del progetto

Verde e salute

Verde pubblico e allergie respiratorie

Monitoraggio aerobiologico

Modalità e tecniche

Manutenzione del verde

Linee guida per la manutenzione del verde

I sistemi GIS

Utilizzo dei sistemi GIS per i dati geografici del progetto

Documenti e riferimenti

Documentazione ausiliaria