Fitopatologia


I miceti sono una componente molto importante nel nostro ecosistema. Sono essenziali per il riciclaggio di minerali e per la decomposizione di componenti organici ( per questo sono considerati gli spazzini del pianeta). La loro diffusione avviene attraverso spore o propaguli che vengono dispersi nell’ambiente (spore di Alternaria, Cladosporium ed Elminthosporium si liberano nell’aria, in grande quantità, al momento della mietitura del grano)

I micofiti possono quindi raggiungere concentrazioni atmosferiche molto alte ( 10.000 – 20.000 per m3 d’aria).

La concentrazione subisce, durante le ore del giorno e delle stagioni, variazioni qualitative e quantitative legate alla localizzazione geografica, alle condizioni climatiche e alla presenza di elementi vitali o decomposti.

I fattori che maggiormente influenzano la liberazione, la dispersione e il deposito delle spore sono: variazione di umidità relativa, rugiada, temperatura, presenza di venti e precipitazioni.

La comparsa di una malattia fungina è sempre condizionata dall’interazione di tre fattori preponderanti:

  • Presenza dell’agente patogeno e quindi il potenziale inoculo
  • La presenza dell’ospite vegetale suscettibile
  • Le condizioni climatiche che influenzano i primi due componenti.
La gravità dell’attacco sarà proporzionale al numero di spore liberate.

Geranio - Ruggine Uredinalis - spore (campionamento)

Foglia di geranio colpita da ruggine - pagina inferiore

Spore di Uredinales causa di ruggine - in visione da campionamento volumetrico

Uredinalis - spore (coltura)

Ruggine del Geranio– Agente patogeno: Puccinia pelargonii – zonalis. I sintomi della malattia compaiono inizialmente nella pagina inferiore della foglia con piccole macchie (0,5 mm), che dopo circa due giorni sono visibili anche nella pagina superiore.

Spore di Uredinales causa di ruggine - spore da coltura

Alcune spore fungine di interesse fitopatologico:

  • Alternaria spp. (Alternariosi della patata e del pomodoro)
  • Puccinia spp. (ruggine del grano)
  • Stemphilium spp. (maculatura bruna del pero)
  • Botrytis spp. (botrite della vite)
  • Cladosporium spp. (fumaggine dell’olivo e delle drupacee)
Mediante il monitoraggio aerobiologico, effettuato in continuo, si possono rilevare le fluttuazioni stagionali e giornaliere della concentrazione delle spore fungine. Conoscendo con precisione i periodi di maggiore presenza in aria di determinati funghi nell’arco della stagione e della giornata, è possibile ipotizzare quali siano i fattori climatici che ne influenzano la diffusione nell’ambiente (Bugiani 1993).

La determinazione quali e quantitativa delle spore fungine fitopatogene permette di ampliare le conoscenze di tipo epidemiologico e biologico delle malattie delle piante. Confrontando il monitoraggio delle spore fungine aerodisperse con le variabili ambientali (meteo climatiche) si possono elaborare modelli previsionali sulla possibilità che si verifichino malattie crittogamiche epidemiche, in modo da orientare in maniera specifica i trattamenti, ottenendo così una migliore salvaguardia dell’ambiente (aria, terrene e falde acquifere) e della salute degli addetti.

Interventi mirati e limitati all’effettiva necessità sono alla base di un’agricoltura che vuole salvaguardare l’uomo e l’ambiente (P. Natali 2002)

Introduzione

Presentazione del progetto

Verde e salute

Verde pubblico e allergie respiratorie

Monitoraggio aerobiologico

Modalità e tecniche

Manutenzione del verde

Linee guida per la manutenzione del verde

I sistemi GIS

Utilizzo dei sistemi GIS per i dati geografici del progetto

Documenti e riferimenti

Documentazione ausiliaria